Condizioni detentive

È corretta la decisione del Tribunale di sorveglianza che ha concesso il ristoro ad un detenuto – in termini di una riduzione di pena –, attribuendo rilevanza decisiva all’accoglimento dell’istanza nella quale si lamentava la presenza nella stanza detentiva di un wc separato dal resto dello spazio a sua disposizione solo da un muro alto un metro e mezzo, quindi, non sufficiente ad evitare che l’utilizzo avvenisse alla vista di terze persone così da salvaguardarne la ragionevole riservatezza. Con ciò, il provvedimento del Tribunale di sorveglianza ha fornito una «giustificazione sul punto attinto dalle censure, osservando che la presenza del wc all’interno della stessa stanza dove il detenuto cucina, mangia e dorme senza un’effettiva separazione aveva inciso sulla condizione detentiva rendendola degradante e comprimendo non solo il diritto alla riservatezza ma anche la salubrità dell’ambiente» (Corte di Cassazione, Sezione Prima Penale, Sentenza 13660/2022 - Presidente SANDRINI; Relatore ALIFFI).

Pubblicazione n. 22 del 28.11.2023